CHIAREZZA

CHIAREZZA

In anni di politica non siamo mai scesi a compromessi con la nostra visione del mondo e concezione della vita. Ci sarebbe bastato rimanere nell'allora MSI, poi Alleanza Nazionale, poi FDI per fare carriera ( senatori, ministri, sottosegretari )visto il livello intellettuale di coloro che vi sono rimasti. Sarebbe bastato scendere a patti con la nostra coscienza e avremo fatto carriera e soldi, magari come chi oggi finge di stare all'opposizione per poi non far mai mancare i voti al governo.

Invece abbiamo scelto altre vie, come era nella nostra natura di Uomini della Tradizione. Nel nostro tascapane avevamo "Gli uomini e le rovine" di Evola, " I Proscritti" di von Salomon, "Il trattato del Ribelle" di Junger. Per queste nostre scelte abbiamo pagato, chi con il carcere chi con la vita, chi con l'esilio, mentre certi che oggi predicano la rivoluzione dal salotto della loro casa vegetavano nella loro vita di buoni borghesi benpensanti.

Con il tempo abbiamo analizzato la Storia, smontato certe sovrastrutture, eliminato paletti ideologici e nostalgismi e questo si è iniziato a farlo già 50 anni fa. Superato certo nazionalismo di stampo giacobino: per noi la nostra Patria era si combatteva la nostra battaglia, in Irlanda come in Palestina, con buona pace di coloro che andavano in pellegrinaggio a Predappio o la foto del Duce sul comodino, per poi bere un caffè o altro con l'avversario politico. Poi vi erano coloro che credevano nel "Fascismo residuale" diventando mano d'opera ingenua ed a buon prezzo per i loro capi molto legati all'Ufficio Affari Riservati del Ministero degli Interni o come si chiama oggi. Siamo sempre fuggiti da contatti anche solo occasionali con le barbe finte dei Servizi.

Questo ci ha permesso e ci permette di fare una analisi limpida della storia contemporanea: dai militari italiani uccisi a Kabul che avendo nei dormitori la bandiera della Repubblica Sociale Italiana erano automaticamente dei "camerati". No, chi combatte una guerra di invasione per ordine della NATO o degli americani non può essere considerato un amico...nel migliore dei casi uno accecato dall'ideologia che non è in grado di capire che fa il lavoro sporco per conto del Dominio... volontariamente e ben pagato per questo.

Sempre sul tema della confusione ideologica, partiamo dal filologo Canfora, che accusava giorni fa Giorgia Meloni in fondo di essere una neo nazista. Idiozia più grande non fu mai detta, infatti FDI fa parte della fondazione Aspen di Soros, che ha tra i suoi fini quello di incoraggiare le leadership illuminate.

Ora qualcuno spieghi a Canfora come mai quelli che dovrebbero essere dalla parte dei nazisti ucraini sono schierati con i russi e con Putin. Perché hanno superato la fase della nostalgia, dell'apparire, che sanno che dopo 80 anni chi si dichiara di essere nazista fa il gioco di coloro che il Nazional Socialismo combatté ed è un traditore o non ha capito nulla. Qui si tratta di una battaglia di Civiltà tra Mondo Libero e Sionismo. Per inciso sarà bene ricordare che colui che ispira quei gruppi in Ucraina,Stefan Bandera, fu rinchiuso dai tedeschi in un campo di prigionia di Sachsenhausen.

Chiarito questo a dimostrazione che oggi noi siamo disposti ad allearci con chi combatte il nostro nemico a prescindere, superando i paletti ideologici, ma non con chi elogia un criminale, questo per intelligenza intellettuale e coerenza etica.

FTR ha fatto l'elogio di Pertini, qualificandolo come esempio di rettitudine morale e politica, dimenticando volutamente (?) che fu il mandante dell'assassinio dell'attrice Luisa Ferida e del figlio che portava in grembo, accusandola di partecipazione ai crimini della banda Koch, atti di cui fu poi ritenuta innocente nel dopoguerra. Venne così destinata una pensione di guerra alla madre,

Il capo partigiano Vero sostiene nelle sue memorie che lo stesso Sandro Pertini dette l'ordine decisivo, con ben tre telefonate in cui sollecitava la fucilazione.

Evidentemente per il vertici della Federazione Terza Repubblica regna ancora l'idea di impunità ed elogio di chi vuole ammazzare una parte degli italiani colpevoli di pensarla in altro modo. E' l'Italia del furore ideologico e del doppiopesismo ipocrita che condanna la violenza ed i criminali solo a certe condizioni e poi giustifica ogni nefandezza di un ex presidente apparentemente bonario in realtà con un animo vendicativo e criminale.

Ci dispiace noi non ci stiamo.

Francesco Torriglia

Francesco Torriglia Sbraccia   

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