PAZZI CONDUCONO CIECHI
PAZZI CONDUCONO CIECHI
E' la piaga dei tempi quando i ciechi guidano i pazzi
di Roberto PECCHIOLI
Due più due fa quattro. Almeno finora; la cultura della cancellazione avanza e se al potere farà comodo che una massa cretinizzata creda il contrario, potrà fare tre o cinque. Troverà intellettuali, militanti, politici pronti a convincere della nuova aritmetica un mondo (occidentale) impazzito. E' la piaga dei tempi, quando i ciechi guidano i pazzi, sospira il povero Gloucester, che non ha più gli occhi, nel quarto atto di Re Lear di Shakespeare. L'atto finisce così: "le notizie variano. E' tempo di stare in guardia. Le forze del regno si avvicinano in fretta". Pazzi e autentici imbroglioni guidano un gregge umano impazzito che non sa più vedere, pensare, reagire.
Che cosa dire, sapendo che una giurista americana, Ketanji Brown Jackson, nominata giudice della Corte Suprema americana da Joe Biden tra un sonnellino e l'altro, ha detto di non poter rispondere alla domanda "può darci una definizione della parola donna?". Incalzata, ha ripetuto di non possedere gli strumenti culturali per definire la donna. "Non in questo contesto. Non sono una biologa". Raggelante. Sin troppo gentile la replica. "Il fatto che lei non possa darmi una risposta diretta su qualcosa di così fondamentale come ciò che una donna è, evidenzia i pericoli dell'educazione progressista". Più sferzante il commento dell'editorialista Piers Morgan. "E' ridicolo. Non sono un neurochirurgo, ma so che cos'è un cervello. Questa è la situazione in cui ci porta il pensiero progressista: al terrore di affermare fatti fondamentali e inattaccabili per paura di offendere la brigata woke", gli autodefiniti risvegliati, i fanatici della cancellazione culturale.
Non è ridicolo, purtroppo, negare ogni evidenza affermando nel contempo ogni sproposito come portentosa scoperta di verità ultime; o penultime, con il progresso non si sa mai. Ogni stranezza inventata dalle menti di pochi fanatici telecomandati dalle oligarchie sta diventando senso comune e diritto positivo degli stati per la pavidità di chi ha occhi per vedere, ribadire che due e due fa quattro e che "maschio e femmina li creò ", sia stato il Dio biblico, la natura o il caso. Dal cilindro dei maghi Houdini progressisti è uscita l'apodittica affermazione che i sessi - no, i "generi - sono un costrutto socioculturale, che ciascuno può scegliere il suo e modificare l'opzione a volontà, e non sono due, ma un numero indefinito, cangiante, rappresentato dal segno + che è obbligatorio apporre in coda all'acronimo LGBT, Q, I e qualsiasi altra diavoleria salti in mente a soggetti che in tempi normali sarebbero stati affidati alle terapie, non posti in cattedra.
La stessa Jackson, peraltro, nominata per essere un esempio vivente di intersezionalità tra tutte le identità vittimiste (è donna, femminista e nera, anzi afroamericana), da convinta abortista, si batté vigorosamente per il diritto delle donne - l'entità di cui ignora la natura per imperizia biologica- a interrompere liberamente la gravidanza. Si ha l'impressione di vivere in uno sconcertante pesce d'aprile che dura tutto l'anno. Invece è realtà nell' occidente post moderno, post umano, nemico della verità e di se stesso. Il prefisso "post" indica qualcosa di irrisolto, indistinto, un nulla travestito da straordinarie rivelazioni a cui nessuna epoca, nessuna civiltà era mai pervenuta. Vietata la domanda cruciale: se nessuno ci aveva mai pensato, non sarà che si tratta di menzogne o addirittura di follie?
No, i risvegliati non tollerano obiezioni, il segno più sicuro della natura settaria, totalitaria e ammantata di pazzia delle loro convinzioni. A chi vuol perdere, Giove toglie il senno, sapevano gli antichi. E' giunto a compimento un lavorio di secoli, che, tra le altre cose, ha portato alla pressoché totale sparizione del cristianesimo dalle terre in cui è cresciuto e ha improntato una visione del mondo. La filosofa francese Chantal Delsol non ha dubbi. "Il tempo presente conosce un'inversione normativa e filosofica che ci trascina in un'era nuova. La transizione è brutale. E' difficile da accettare per i difensori dell'era che scompare. Allo stesso modo con cui il vecchio tende a colorare il mondo della sua decrepitezza e a vederlo decadente, i cristiani oggi si attardano a contemplare il declino del mondo nel loro stesso declino. "La Delsol indica un'unica via d'uscita, deludente: essere semplici testimoni, "agenti segreti di Dio". Un destino al quale non ci rassegniamo, poiché la verità va proclamata comunque, contro vento e marea.
Siamo al punto di doverci rallegrare perché una deputata finlandese- pastore della chiesa luterana- è stata assolta in tribunale dal reato di aver pubblicato dei tweet (che stupida parola il "cinguettio" in centoquaranta battute) considerati "discorsi di odio "-psico reato postmoderno- nei confronti degli omosessuali. La giurisdizione - bontà sua- ha ritenuto che "non è compito del tribunale interpretare i concetti biblici". Paivi Rosanen- il nome della donna, ex ministro dell'interno - si era infatti limitata a citare i concetti cristiani in materia di matrimonio ed etica sessuale, tratti dall'Epistola ai Romani di San Paolo.
In attesa del sequestro delle Scritture per delitto di odio, è ancora legale l'opinione di Paolo sulle relazioni omosessuali, considerate contro natura, desideri che coprono di vergogna. Vecchiume che i risvegliati getteranno nella pattumiera delle magnifiche sorti dell'umanità woke. La battaglia è contro due millenni di civiltà cristiana, ma la tempesta travolge ogni cosa, la legge naturale, il buon senso, la storia, la condizione di creatura dell'uomo. La volontà di potenza prende risolutamente un esito nichilista: l'uomo veste l'abito di Dio e dichiara imperfetta la creazione, la natura, l'evoluzione. Dio di se stesso - lo proclama Yuval Noah Harari, il futurologo israeliano consigliere degli stregoni di Davos- l'uomo "aumentato", attraverso il mito del progresso sale i gradini che portano non al cielo, ma al nulla. Assolutizza la scienza, unica verità inopinabile, sola conoscenza ammessa, con l'assenso delle chiese, ex custodi delle trascendenza. Si chiedeva Thomas S. Eliot nei Cori della Rocca: è l'uomo ad avere abbandonato la chiesa o è lei ad avere tradito il suo popolo?