I CANI: LA FEDELTÀ E LA MORTE 

I CANI: LA FEDELTÀ E LA MORTE

"Quando Dio creò il mondo deve aver avuto ragioni ben imperscrutabili per dare al cane una vita cinque volte più breve di quella del suo padrone".

Nell'esistenza umana si soffre già abbastanza quando si è costretti a dire addio a una persona amata e si vede prossimo il momento del distacco, reso ineluttabile dal semplice fatto che essa è nata una ventina di anni prima di noi.

A questo punto ci sarebbe davvero da domandarsi se sia saggio dare una parte del proprio cuore a una creatura che la vecchiaia e la morte coglieranno prima ancora che un essere umano, nato nel suo stesso giorno, possa dirsi davvero uscito dall'infanzia.

È un ben triste richiamo alla caducità della vita quando il cane che si è conosciuto pochi anni prima - e si direbbe solo mesi - come un cucciolo buffo e commovente, già comincia a mostrare i segni della vecchiaia e si sa che di lì a due, al massimo tre anni si dovrà vederlo morire.

Di Francesco Torriglia

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