LETTERA AL PRESIDENTE PUTIN

LETTERA AL PRESIDENTE PUTIN

Stimato Presidente Vladimir Vladimirovič Putin,

Abbiamo deciso di scriverle questa lettera perché ci sentiamo offesi per ciò che il governo italiano ha deciso e sta decidendo circa le ultime vicende che riguardano la nazione che presiede.                                                                          Chiariamo subito che l'attuale governo italiano è sostanzialmente illegittimo, in quanto composto da parlamentari eletti grazie ad una legge elettorale che non rispetta la loro stessa costituzione. Tale accozzaglia di partiti e partitini non rappresenta il popolo italiano, il quale mai ha legittimato una aggregazione politica come quella che si ritrova ora al governo.

Costoro sono così poco rappresentativi delle volontà e dei sentimenti degli italiani, anche a causa degli ultimi due anni caratterizzati da vessazioni imposte in maniera violenta, dalle negazioni dei diritti più elementari, dalla violazione della logica e dei principi che sono (dovrebbero essere) i cardini dell'ordinamento repubblicano.              L'Italia, questa è la nostra opinione ma non è solo la nostra, vive dal dopoguerra in uno stato di sudditanza completa, da tutti punti di vista: militare, politico, economico e culturale, all'occupante, che dalla fine della seconda guerra mondiale determina nell'ombra il futuro della nazione e dei suoi cittadini, sottraendo ad ognuno di noi ogni forma di legittima sovranità.

Noi percepiamo la Nato come una entità superflua, che esiste ancora solo come strumento nelle mani degli Stati Uniti, i quali ne hanno abusato soprattutto in epoca unipolare, nel periodo in cui tra l'implosione dell'Urss e il risveglio della nuova Russia, esisteva un solo gendarme del mondo.

Noi capiamo benissimo l'ipocrisia con la quale si presenta ai cittadini italiani la questione ucraina, si tacciono le vicende del Donbass, si nasconde la mano americana dietro Euromaidan e soprattutto si evita di rapportare tale questione alle tante che gli Usa hanno gestito in maniera ancora peggiore e su basi meno solide in questi ultimi decenni. La vicenda Serbia-Kosovo, in cui purtroppo l'Italia è stata trascinata da politici proni ai padroni americani, ne è forse l'esempio più lampante. Purtroppo la maggioranza della popolazione italiana non può, letteralmente, comprendere tale ipocrisia, immersa com'è in una marea di informazioni fasulle, a senso unico, ridicole, orchestrate dall'intero sistema dei media come un corpo unico e irremovibile.

Questa nostra espressione di solidarietà verso il popolo russo si basa anche sulla presa di coscienza che nella lotta contro la globalizzazione, la Russia è forse l'ultimo baluardo, e che l'Ucraina rappresenta il principale campo di battaglia in tal senso. Anche dal punto di vista dei sentimenti ci sentiamo senz'altro più vicini ai vostri modelli culturali, improntati al rispetto di ciò che ci appare naturale e sano, che a quelli di una Europa ormai pienamente decadente e di matrice kalergiana. Una Europa meticcista, onanista, sterile, oicofobica, esterofila, "gretina" e dissanguata non ci rappresenta. Tantomeno siamo vicini ad un occidente ancora votato al "sogno americano", volgarmente edonista e materialista.

Questo nostro attestato di vicinanza ha un valore ancora maggiore se si tiene conto che il nostro gruppo è, anche per la formazione politica di molti dei suoi componenti, molto distante dai principi e scopi che la Russia ha incarnato nella storia del' 900, dal bolscevismo, a Yalta, all'Urss. Noi siamo certamente e da sempre contrari al comunismo così come al liberal-capitalismo, e vediamo di buon occhio qualsiasi terza via che sia profondamente distante da questi due modelli.

Il fatto è che, nella storia, le posizioni a volte si invertono e che, se non si è pronti a riconoscere tali stravolgimenti, si è condannati a subire gli eventi e a schierarsi dalla parte sbagliata.

Ecco, noi crediamo che, al di là dell'opzione bellica che è stata intrapresa in Ucraina, la parte sbagliata sia ancora quella degli esportatori di democrazia, degli espansionisti militari, dei gendarmi del mondo al servizio dei poteri tecno-finanziari: i nemici dei popoli, delle tradizioni e del diritto naturale.
Con stima e rispetto
Associazione Patres.
Per chi volesse inviare questo messaggio:

                                   ambrus@ambrussia.it

                                   stamparoma@mid.ru

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Francesco Torriglia Sbraccia


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