RINASCIMENTO PRIMA PARTE 

RINASCIMENTO PRIMA PARTE

Di tutto questo, di questo mio appartenere d'essere, di questa mia reale natura trascendente il mondo moderno individualista e materialista ho la certezza che nessuna delle donne che ho conosciuto ne abbia mai percepito l'essenza se non un superficiale essere io differente dagli uomini che conoscevano.

Lo studio ed una innata capacità di vivere in modo libero e pensare liberamente mi hanno sempre portato ad una interpretazione della Storia, fuori dai dettami del politicamente corretto o del qualunquismo scolastico. Ad esempio il Rinascimento p e r m e è stato un periodo unico nella storia dell'intera umanità e non solo di quella europea. Un periodo che può trovare un parallelo solo, probabilmente, con la fioritura culturale Ellenica che trovò, in seguito, la propria naturale concretizzazione nell'opera civilizzatrice di Roma e del suo Imperium.

Quello della Rinascenza è un periodo che copre un arco temporale che va, approssimativamente, dalla fine del 14° secolo a quella del 18° secolo. Il termine Rinascimento ci riporta all'idea di una "rinascita" delle arti della filosofia e della politica stessa, tutta all'insegna di unantropocentrismo che non può non riportare la nostra memoria alla cultura classica. Quella stessa cultura classica che ebbe la sua silenziosa riscoperta in quel Principato di Mistrà, nel Peloponneso della dinastia dei Paleologhi, grazie all'opera di rielaborazione di Gemisto Pletone prima e del Cardinal Bessarione poi che contribuirono a far pervenire nella Firenze di Cosimo Dè Medici le opere dei grandi autori classici, sino ad allora obliate da secoli di censura cattolico- romana.

Ma a pervenire in Italia, non furono solamente dei vuoti e barbosi testi, impolverati da secoli di storia, non furono quelle che sarebbero poi divenute le noiose versioni, croce e delizia per gli studenti dei secoli a venire. No, fu qualcos'altro di molto più importante: fu un retaggio di cultura, radici e spiritualità.

Tanto l'Evo Medio fu gnostico, aristotelico e tomistico, quanto la Rinascenza fu neoplatonica, esoterica e superomistica. All'insegna di un individuo uomo, guerriero, principe, artista al contempo, collocato al centro di un universo magico, le varie scienze si fecero strumenti per l'autorealizzazione di quest'ultimo. Le scienze esoteriche legate al Neoplatonismo, tra Ermetismo, Alchimia e Cabala, trovarono la ragione della loro riscoperta proprio nel farsi strumento di autorealizzazione e potenziamento dell'individuo,oltre qualsiasi castrante limite teologico. La pittura e le arti figurative si caricarono di simboli e significati reconditi, animando figure e paesaggi come prima, nell'Evo Medio con la rigida arte Bizantina, non avrebbe mai potuto essere.

Di Francesco Torriglia

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