DI MAIO UNO SCIANCATO DELLA POLITICA

DI MAIO UNO SCIANCATO DELLA POLITICA

Tutti i partiti politici e movimenti presenti in Parlamento avevano alle spalle un piano strategico bene e per tempo pianificato e che tale piano é giunto ad essere completato. Ora e definitivamente - semmai ci fosse stato ancora qualche dubbio - sappiamo che esiste una destra di sciancati da combattere aspramente così come continua a dover essere combattuta una sinistra di altrettanti sciancati (della Storia e della Politica). Esse sono le stampelle su cui si regge l'agonizzante cadavere di un sistema di potere affamatore delle genti con la sua protervia usuraia ed apolide.Questa Repubblica Italiana nata grazie ai servigi del mafioso Frank Tre Dita ( Luky Luciano mafioso liberato dalla galera dagli yankee per preparare lo sbarco in Sicilia) che per questo "merito" divenne vice governatore dell'Italia occupata, e che poi organizzò la mafia come potere politico che dall'allora si protrae ai giorni nostri con un presidente della repubblica figlio e fratello di mafiosi (atti della commissione anti mafia del Senato). In questa Italietta borghese e mignotta, di cui la gente cominciava ad essere stanca, apparve per "miracolo" il Movimento Cinque Stelle. Miracolo costruito a tavolino dai soliti noti per dare un parafulmine al Sistema, minacciato dalle proteste dell'antipolitica. Scelsero come capo un guitto capo comico e la struttura già operativa della Casaleggio Company nel cui consiglio amministrativo, guarda caso vi era l'ebreo Enrico Sassoon, ultimo erede della famiglia imparentata con i Rothschild che scatenò la guerra dell'oppio in Cina. La scatenò perché l'Imperatore era contrario alla vendita e consumo dell'oppio e questa brava famiglia di banchieri ebrei invece lo commerciava. E Sassoon è stato il padrino di Gianroberto Casaleggio il grande vecchio del Movimento.Una carriera quella di Sassoon fondata all'insegna dei think thank dove le lobby economiche incontrano il potere politico per decidere le sorti future di uno stato (o di un insieme di stati). E deve averne fatta di strada il nostro Sassoon se è vero com'è vero che nel tempo è diventato Board Member e Presidente del Comitato Affari Economici dell'American Chamber of Commerce in Italy, la camera di commercio americana in Italia, "un ponte qualificato tra Italia e Stati Uniti con un network di cinquecento soci che include il cuore del mondo produttivo italiano, un gruppo di aziende ad alto tasso di internazionalizzazione capace di rappresentare il 2% del PIL nazionale." Praticamente una super lobby di multinazionali, banche e grandi gruppi che unisce le forze per proteggere in maniera più efficace i propri interessi e che promuove lo sviluppo dei rapporti commerciali tra Italia e USA. Per rendere bene l'idea di quanto esteso sia questo cartello basta leggere i nomi di alcuni dei gruppi presenti in Amcham: Standard &Poor's, Philip Morris, IBM, Microsoft, ENI, Enel, Intesa San Paolo, Sisal, Rcs Editori, Esso, Bank of America, Coca Cola, Fiat, Fincantieri, Finmeccanica, Italcementi, Jp Morgan, Pfizer, Rai, Sky, Unicredit... Tutti i migliori/peggiori gruppi che hanno generato la crisi economica di questi anni. E questi erano i creatori e finanziatori, neanche tanto occulti dei Cinque Stelle. Sarebbe bastato questo oltre al programma Gaia della Casaleggio, così vicino al reset di Davos per far aprire gli occhi alla gente. Invece niente : vedemmo camerati e compagni aderire entusiasti, convinti che i Cinque Stelle fossero i veri fascisti e/o comunisti che avrebbero cambiato questo sistema di ladri e corruttori. Formarono i loro quadri politici scegliendo tra la schiuma della società civile, più erano ignoranti e stupidi maggiore carica avevano in questo movimento che " doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno". Infatti l'aprirono, si mangiarono il tonno e si incollarono alla scatoletta, pardon al Parlamento. Esempio massimo di questi sciancati della politica è stato Gigino di Maio, imprenditore allo stadio San Paolo di Napoli, dove faceva il bibitaro, salendo e scendendo i gradini dello stadio con la sua aria ebete ed il sorrisetto idiota del "vu cumprà" de noialtri. La sua occupazione allo Stadio prima e la sua rapida ascesa politica non gli permise di studiare la grammatica italiana e come Ministro del Lavoro prima e come capo della Farnesina poi inciampò nei congiuntivi e nella poca diplomazia che il suo incarico gli avrebbe imposto. Naturalmente ebbe prima il tempo di fare altri disastri rendendosi complice e reo del terrorismo sanitario che "il vile affarista" Draghi ed il suo sodale il giudeo Speranza portarono avanti senza vergogna e con la protervia di chi si sente impunito. Ma di questa impunità ci lo dirà la storia futura, quando si aprirà il vaso di Pandora degli effetti negativi dei cosiddetti vaccini. E come da sempre accade quando un partito subisce un tracollo elettorale ( 4% a Genova, 2% a Palermo) iniziano le faide interne con ripicche ed insulti da caserma. In più sorge il problema dell'incompatibilità del doppio mandato che è nello statuto del Movimento. Ma voi pensate che gente che ha fatto coriandoli della "loro" Costituzione italiana pensi forse a mantenere gli impegni con i loro elettori, una volta visto quanto è bello invece di andare alla Camera in autobus andarci con l'auto blu blindata? Così il nostro ex bibitaro pensa di aver trovato nuovi e più potenti padroni da servire, per di mantenere la propria poltrona in parlamento e di ministro. Uno come Giggino che non sarebbe stato in grado di fare neppure il portaborse a qualche ministro corrotto democristiano oggi pensa di sconfiggere Putin con insulti da stadio ( del resto quella è stata la sua scuola) credendosi l'uomo della NATO in Italia. Diceva Totò: siamo uomini o caporali? Appunto giggino tu sei un caporale di giornata...attento che poi viene la notte.

Di Francesco Torriglia

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