BUROCRAZIA: METASTASI DI STATO

La burocrazia, dal francese bureau (ufficio) e con il greco kratos (potere), è l'insieme di apparati e di persone al quale è affidata, a diversi livelli, l'amministrazione di uno Stato o anche di enti non statali.

Sebbene si possano ritrovare elementi significativi di amministrazione burocratica in epoche remote e all'interno di svariate civiltà (antico Egitto, Impero cinese, Persia e India, Impero romano e bizantino) nella sua forma più compiuta, la b. è un prodotto del processo di formazione dello Stato, iniziato in Europa nel 16° secolo e costituisce la risposta all'esigenza del sovrano di fondare il proprio potere su un ceto di funzionari alle sue dirette dipendenze.

Il termine burocrazia fu coniato dall'economista francese Vincent de Gournay nella prima metà del 18° sec. proprio per stigmatizzare la potenza crescente dei funzionari pubblici nella vita politica e sociale, che configurava una vera e propria forma di «governo dei funzionari», fra l'altro del tutto inefficiente sul piano dell'amministrazione dello Stato. Negli usi successivi il termine ha in parte mantenuto questa originaria accezione negativa. Nello stesso tempo, tuttavia, la nozione di burocrazia è diventata una categoria cruciale delle scienze storiche, politiche e sociali.

Burocrazia si identifica in maniera peggiorativa una influenza o un potere eccessivo dell'amministrazione negli affari pubblici o nella politica. Questo termine evoca Kafka e il Castello e sembra erroneamente confinato all'epoca del socialismo sovietico. Ma al contrario questi termine designa le metastasi all'interno del sistema statale: nel migliore dei casi noi perdiamo del tempo a riempire dei formulari assurdi e perdere tempo tra uno sportello e l'altro.

Nella maggioranza dei casi invece la burocrazia è il sotto potere capace di decidere la vita o la morte del cittadino.

Il burocrate rappresenta una razza a parte, una sorta di casta capace di bloccare la logica operativa e le linee direttive del migliore dei ministri: nulla si muove che il burocrate non voglia. E' inutile vincere le elezioni se poi questi esseri forti del potere a loro conferito possono tutto bloccare o nel migliore dei casi rallentare l'applicazione di leggi e decreti.

Come nasce e si riproduce simile metastasi? Diciamo che il funzionario lo troviamo in tempi lontani in Egitto o a Roma, ma allora doveva rispondere al Faraone o all'imperatore ed esisteva una meritocrazia. In tempi più vicini a noi lo troviamo ad esempio nel regno di Francia, quando ai tempi delle jacqueries del 1358 erano preposti alla riscossione dei balzelli e imposte. E furono loro a partecipare alla crisi della monarchia fino alla rivoluzione. Napoleone seppe dare alla burocrazia un sistema militarizzato.

Weber parlò di processo irreversibile di burocratizzazione universale, che tendeva a imprigionare gli uomini in una rete di regole minuziose e a sottometterli alla potenza anonima, irresponsabile e ogni giorno più necessaria degli apparati burocratici. Ciò costituiva, a suo giudizio, un enorme pericolo per il futuro della libertà e della democrazia nel mondo contemporaneo: un pericolo che si sarebbe ulteriormente acuito con l'eventuale trionfo del socialismo, veicolo di una burocratizzazione integrale della politica, della società e della stessa economia.

Per venire ai giorni nostri possiamo dire che il vero cancro del sistema Italia sono i burocrati che rappresentano una vera e propria organizzazione mafiosa all'interno dell'organizzazione statale. Dagli anni sessanta in poi loro rappresentano lo zoccolo duro del ex PCI oggi PD. Altro che partito dei lavoratori oggi è il partito delle sanguisughe burocratiche, impuniti per i loro errori e mancanze, che godono quando possono vessare i cittadini, esempio di borghesi ( chiaramente intendendo per borghesia non una classe politica, ma una forma mentis) afflitti, loro i burocrati, da depressione cronica congiunta al credersi onnipotenti verso gli inermi sudditi italici, perché di sudditanza si tratta.

Come eliminare questo cancro? Non certo solo con le elezioni, perché sarà impossibile scansare questo zoccolo duro di elettori del PD, con tessera del Partito o della CGIL in tasca. Anzi saranno loro novelli partigiani a sabotare qualsiasi iniziativa atta a sveltire e migliorare il Sistema amministrativo. E allora?

Bisognerà introdurre in Italia il sistema americano o francese, cioè chi vince le elezioni, comunali, regionali o politiche, si porta nell'organizzazione dei funzionari i suoi uomini e le sue donne. In Francia si assiste ad ogni cambio di potere locale o nazionale al trasloco dei precedenti burocrati. In tal modo non si avrà il boicottaggio dei precedenti funzionari del partito che ha perso.

Naturalmente si dovrà dare anche un sistema di meritocrazia alla burocrazia al contrario del sistema di amicizie e clientela in vigore oggi.

Questa per noi deve essere una delle bandiere di lotta della Federazione Terza Repubblica e di tutti i movimenti antagonisti a questo sistema ormai marcio.

Francesco Torriglia

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