PARIGI BRUCIA E NON SOLO

PARIGI BRUCIA E NON SOLO

Gli atti di terrore di ieri a Parigi mi portano a fare alcune

considerazioni.

Questo può essere il prolungamento della sindrome della

insorgenza delle periferie francesi di alcuni anni fa.

A chi allora mi chiedeva se les casseurs erano animati da propositi

rivoluzionari, risposi che tali manifestazioni avevano due precisi

origini:

La prima era la frustrazione e la rabbia di giovani malgrebini che

vivevano in un Paese, la Francia, che a parole andava loro

ripetendo il mantra democratico Libertà/Uguaglianza/ Fratellanza

quando poi li relegava a vivere in periferie/ghetto dove solo nei film

di propaganda politicamente corretta si vedevano dei giovani

imporsi nella vita, nel mondo del lavoro, nella "vie en rose

"francese. Era il sentirsi presi in giro.

La seconda considerazione era il fatto che questi teppisti ( come li

definì Sarkosy) non agivano per un ideale rivoluzionario, ma erano

mentalmente condizionati, come i loro coetanei dell' ottavo o

sedicesimo , dalla società dei consumi, dalla ricerca del prodotto di

moda, che fa tendenza. Prova ne sia che assaltavano le boutiques

di firme famose per rubare l'ultimo telefonino, o le scarpe o la tuta

alla moda. Non era esproprio proletario, ma desiderio di possedere

quello che i loro coetanei materialmente più fortunati potevano

comprarsi. Sempre e comunque logica del consumismo.

Fu allora che questi giovani malgrebini trovarono nelle moschee chi

dava loro uno scopo ed indirizzava la loro frustrazione e rabbia. Per

inciso sarà bene che la dicitura esatta del Ministero degli Interni

francese è " Ministrero degli Interni e dei Culti"

Il resto è storia di ieri e sarà storia di domani.

A chi domanda il perché e cerca spiegazioni circa a chi giova tutto

questo e chi tira le fila del terrore, consigliamo di fare una breve

riflessione se non ha il cervello obnubilato dalla coca o dal pensiero

unico politicamente corretto che è la stessa cosa.

In questa ultima rivolta oltre all'assalto alle boutiques del lusso, vi

sono gli attacchi e gli incendi a municipi, scuole, commissariati.

Allora chi manovra questi casseurs? Forse bisognerebbe rileggersi

il conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi o I protocolli dei

Savi di Sion. Qualcuno dirà che i Protocolli sono dei falsi.

Risponderemo come rispose Evola: "Si possono essere un falso,

ma rispecchiano la realtà odierna".

Allora chi c'è dietro a queste rivolte? Non certo la malavita

organizzata che preferisce vi sia ordine per fare i propri illeciti affari.

Dobbiamo allora pensare a quella piovra che sta distruggendo la

Chiesa Cattolica, impone le regole LBGT+ nelle scuole, promuove il

genere fluido, disarma gli arsenali per dare armi al cocainomane di

Kiev, che ha creato una rete mondiale di corruzione e malaffare in

politica.

Loro vogliono che l'Europa, l'Europa delle cattedrali, dell'Arte, della

Cultura, dell'identità bianca e etero sessuale sparisca.

E quali rimedi propongono i nostri illustri statisti europei?

Continuare gli sbarchi per incrementare lo schiavismo e proibire il

numero 88 sulle maglie dei calciatori. Si ci chiede se sono più

stupidi o in malafede…o forse le due cose insieme..infatti al loro

padroni i servi piacciono non troppo intelligenti.

Naturalmente questa non può essere considerata una rivoluzione,

perché se lo fosse richiederebbe una linea guida, richieste politiche,

rivendicazioni. Questa è una rivolta di gente incazzata, sfruttata

prima in Africa e poi in Francia. Rivolte di questo tipo mettono in

seria difficoltà l'autorità costituita. Infatti se fosse una rivoluzione

sarebbe da tempo sorvegliata dai Servizi, dal Deuxième Bureau ,

infiltrata ad arte. Perché è questo il modo di operare delle liberal

democrazie, infiltrate, loro si, dal politicamente corretto per cui un

malgrebino che ferisce un poliziotto o brucia una casa non può

essere definito ufficialmente un arabo o un negro, perché il

poliziotto o il cittadino che lo facesse passerebbe , lui si, dei guai,

per atteggiamento razzista.

Le forze dell'ordine sono stufe da anni di essere insultate e

attaccate, e la misura è colma, quando poi vedono che gli arrestati

escono di prigione dopo poco tempo grazie a leggi permissive fatte

ad hoc e a giudici sinistri.

Perciò nelle società occidentali, in presenza di meccanismi di

esclusione, di sfruttamento e frammentazione creati dal sistema

liberal capitalista ed appoggiato dalle gauche au caviar ( i nostri

radical chic), l'unica strada che rimane aperta è quella della

distruzione, del saccheggio, della violenza.

"Loro" l'hanno creata ed ora ne raccolgono i frutti, con buona pace

di Macron che durante i disordini balla ad un concerto di Helton

John.

Ma forse questa situazione creata dai plutocrati sionisti e

mondialisti, potrebbe far incazzare oltre a qualche ragazzino arabo,

anche qualche generale.

Aspettiamo di vedere bruciare le chiese…

Francesco Torriglia

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