NICHILISMO ATTIVO 


IL PENSIERO CORROTTO E IL NICHILISMO ATTIVO

Il nichilismo non deve intendersi come la negazione della Fede. il nichilismo in Nietzsche non è il rifiuto di Dio, è il rifiuto di intendere Dio e la Fede secondo i dettami della Chiesa romana.. Quindi deve crollare la vecchia concezione per crearne una nuova. Quindi una morte del vecchio intendere per poi risorgere senza più sovrastrutture ideologiche vecchie di secoli.

Nella Chiesa attuale del Signor Bersaglio vi è la distruzione del divino, ponendo l'uomo al centro al posto del Divino.

Essere nel mondo ma non del mondo.

L'individuo differenziato, è l'annientamento nichilista del l'uomo precedente per ricrearsi nel nuovo, con una operazione di spiritualizzazione, di ascesi, di elevazione che la persona compie. Quell'auto divinazione ( vedere i Padri della Chiesa) che corrisponde alla Grazia che si realizza dentro dell'uomo stesso - diremo la Grande Guerra Santa_

L'uomo differenziato deve vivere questa transizione portando altri uomini a risvegliare i propri cuori, per andare verso una nuova società, verso un nuovo mondo. Non ponendosi però come qualcuno che fa una battaglia, ma ponendosi come qualcuno che già vive sopra tutto questo, è un traghettatore direbbe Evola, è colui che ha come compito di tracciare il percorso per entrare nella nuova Era. Di qui la necessità di una nuova metafisica che si porti oltre la società liquida di oggi con le sue interrogazioni di vario genere, da quello sessuale a quello comportamentale.

Ed allora? Facciamo le vittime rimpiangendo un passato che non ci appartiene perché basato su un logos ormai superato, sulle battaglie tra scientismo, pensiero debole, pensiero logico, identità di genere fluida, tra tradizione, tra valori e non valori, rimanendo così in una concezione logocentrica. Quindi bisogna concepire una nuova metafisica basata sul Kaos ( solo da un grande Kaos può nascere una nuova stella) certamente non il Kaos della scienza moderna ma come la primordialità divina, da cui nascerà il nuovo Logos, la nuova società, l'Ordine Nuovo, l'altro inizio come diceva Heidegger.

La metafisica, inaugurata da Platone, secondo Martin Heidegger ha messo in circolazione un'unica forma di pensiero: il pensiero calcolante, che ha trovato nell'economia e nella tecnica l'espressione più alta e organizzata. «Tutto funziona,» scrive Heidegger, e «questo è appunto l'inquietante.» La tecnica è infatti la realizzazione compiuta dell'intenzione segreta della metafisica, la più idonea a garantire non solo la disponibilità di tutte le cose, ma anche la loro riproducibilità. Eppure, la razionalità imposta dalla tecnica, che esige di raggiungere il massimo degli scopi con l'impiego minimo dei mezzi, finisce per mettere fuori gioco la condizione umana.

Accade però che l'uomo non sia solo razionalità, ma anche irrazionalità. Infatti irrazionale è la fantasia, l'immaginazione, l'ideazione, il desiderio, il sogno. Da un "primo inizio" a un "altro inizio", come lo chiama Heidegger, per giungere al quale occorre attraversare l'intero pensiero occidentale, che è stato governato dalla metafisica inaugurata da Platone.

Il Kaos non deve essere inteso come disordine ma come unità primordiale divina contrapposto al Logos attuale. Nel mondo orientale non esiste dualità tipica del pensiero occidentale. La metafisica del Kaos non è diabolica, di distruzione, ma è il manifestarsi di questa nuova creazione. Un Logos caotico per dirla con Dugin, che permette di ricreare la sua forza creatrice e quindi la rigenera.

Oggi tanti amici si deprimono e pensano a come tornare indietro. Non sapendo che non è bene tornarci ma neanche possibile. Fare tabula rasa ed iniziare con il nuovo, restando uomini tra le rovine di questo mondo che non ci appartiene.

Di Francesco Torriglia

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