Linee di vetta per cavalcare la tigre.


Nasce una voce, piccola ma non flebile, coraggiosa e forse temeraria, per cavalcare la tigre. Il degrado civile, morale e spirituale e materiale in atto da tempo ha subito una potente accelerazione nel 2020, l'annus horribilis del coronavirus. Non basta il ribellismo ascetico dell'anarca aristocratico che "passa al bosco". Occorre percorrere una strada, quella che conduce al punto zero, conduce oltre la linea, oltre il muro del tempo e attraverso di esso (Ernst Juenger). Nella Rivolta contro il mondo moderno, Julius Evola indica la via di coloro che "mantengono sotterraneamente le linee di vetta. Non appartengono a questo mondo. Pur essendo sparsi sulla terra e spesso ignorandosi a vicenda sono uniti invisibilmente e formano una catena infrangibile nello spirito tradizionale" Sono coloro che "vegliano", "punti luminosi in un mondo di agitazione e di nebbia".

Ma vi è anche la strada di chi sente il bisogno imperioso di ribellarsi e si deve orientare per "prepararsi allo slancio che porti oltre l'onda ultima". E' lo slancio di chi "cavalca la tigre" e sa che il calice amaro va bevuto sino in fondo, nel regno della quantità. Modalità diverse per una ribellione che è un moto dell'animo volto diretto verso l'alto, nella direzione delle vette, di una visione della vita non materiale, non orizzontale, non bassamente animale. Viviamo un'epoca buia che dobbiamo contrastare attraversandola, avendo il coraggio di intraprendere ancora una volta la marcia nel deserto, animati dai principi che chiamiamo Tradizione. Nietzsche mise in guardia da chi cela deserti dentro di sé. E' l'armata immensa e zoologica degli ultimi uomini, diventati potere e senso comune di un'epoca infame.

Appare come una profezia che lascia senza fiato un brano di Così parlò Zarathustra, nel tempo in cui gli uomini rinunciano a vivere per non morire (la nuda vita animale, zòe, contro l'esistenza, la pienezza dell'essere, bìos).

"Noi abbiamo inventato la felicità, dicono gli ultimi uomini e strizzano l'occhio. Essi hanno lasciato le contrade dove la vita era dura: perché ci vuole calore. Ammalarsi e essere diffidenti è ai loro occhi una colpa: guardiamo dove si mettono i piedi. Folle chi ancora inciampa nelle pietre e negli uomini! Un po' di veleno ogni tanto: ciò rende gradevole i sogni. Molto veleno alla fine, per morire gradevolmente.

Si continua a lavorare, perché il lavoro intrattiene. Ma ci si dà cura che l'intrattenimento non sia troppo impegnativo. Non si diventa più né ricchi né poveri: ambedue le cose sono troppo fastidiose. Chi vuol ancora governare? Chi obbedire? Nessun pastore e un sol gregge: tutti vogliono le stesse cose, tutti sono uguali. Chi sente diversamente va da sé al manicomio.

Una volta erano tutti matti, dicono i più raffinati e strizzano l'occhio. Oggi si è intelligenti e si sa per filo e per segno come sono andate le cose, così la materia di scherno è senza fine. Sì, si litiga ancora, ma si fa pace presto, per non guastarsi lo stomaco.

Una vogliuzza per il giorno e una per la notte, salva restando la salute. Noi abbiamo inventato la felicità, dicono gli ultimi uomini e strizzano l'occhio."

Noi non tendiamo alla felicità dell'animale sazio e non strizziamo gli occhi: li teniamo bene aperti. Vogliamo essere "coloro che vegliano ". Per questo osiamo intraprendere un viaggio attraverso una pagina in rete, uno strumento ancora parzialmente libero, per pensare, ribellarci, guardare e insieme vedere, e svelare, come il bimbo della fiaba di Andersen, che il re è nudo. Albert Camus scrisse di aver capito "che ci sono due verità, una delle quali non deve mai essere raccontata".

Ebbene, noi, con pochissime forze e l'aiuto attivo di chi vorrà leggerci, sostenerci, affiancarci e presto sostituirci nella testimonianza, intendiamo restare in piedi, guardare infaccia l'altra faccia della luna, tentare di capire, o almeno intuire, le verità indicibili che ingombrano di rovine un mondo in disfacimento, con o senza il virus.

La missione, ambiziosa e forse presuntuosa di questa pagina è di "portare in fondo con purità di cuore e con luce i processi più distruttivi in moto nell'era moderna a fine di consumare ciò che appartiene a queste età agoniche."(Rivolta contro il mondo moderno).

Contatti

ereticus_2021@virgilio.it

 Per i giovani d'oggi e per quelli di domani...perché bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi

Uscire dal nichilismo,

Non é arrivare al potere per il potere, ma creare gli uomini nuovi che un domani gestiranno il potere che sia l'antitesi di questo sistema.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia