CENTRO STUDI
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IL PERCHE' DEL CENTRO STUDI
Non ci sentirete mai criticare le scelte sanitarie(?) del governo.
Mai avremo una parola contro divieti e obblighi imposti da questi signori. Il motivo è semplice: noi siamo l'anti sistema, radicalmente, per questo non prendiamo in considerazione nessuna attenuante o alibi di questo regime corrotto e corruttore. Non guardiamo al particolare ( anche se odioso e liberticida) ma al tutto, al suo essere Sistema.
Noi abbiamo una finalità nella lotta metapolitica e antisistema. Gli argomenti che dovremo svolgere, argomenti che spaziano dal pensiero aristocratico e tradizionale alla dottrina dello stato organico, dalla problematica esistenziale insorta con la contestazione nel mondo giovanile alle motivazioni della lotta alla società borghese e democratica, sono difficilmente riducibili al normale processo di verbalizzazione dibattimentale, per sua natura troppo riassuntivo e didascalico.
Vi è una carenza ideologica e culturale spaventosa. Riteniamo quindi che, dall'esterno, dato che non è nostra intenzione aderire ad alcun Partito, dovendo svolgere un'azione costruttiva, di orientamento ideologico-culturale-metafisico.
Noi ci sentiamo votati ad una battaglia dai più grandi orizzonti ed obiettivi, non vogliamo assistere alle mediocrissime giostre parlamentari dei nostri "rappresentanti" i quali non vanno cercando nient'altro che un posto nella stanza dei bottoni, all'auto blu, allo stipendio di parlamentare, senza contare gli extra elargiti dalle varie lobbies, da quella farmaceutica, a quella delle armi, a quella cibernetica, a tutte quelle mafie massoniche che controllano la vita dei cittadini italiani illudendoli di essere liberi, ma nella realtà dei fatti rendendoli schiavi ( inconsapevoli e felici di esserlo).
Non tolleriamo la liquidazione del nostro patrimonio di Idee e Tradizione, all'ombra di una politica nutrita solo di intrighi parlamentari, di ambizioni elettorali e di frenesie reclamistiche; né possiamo ammettere che si insista sulle stesse "formule" che già ci hanno fallito nel ottocento e novecento.
Fare tabula rasa.
L'impostazione da dare al gruppo deve si discostarsi totalmente dalla "fascineria" ricercando nuovi autori di riferimento anche all'estero come Pio Filippani Ronconi e René Guénon, Evola, Dugin, Venner, De Benoist, Junger, Heidegger ed altri Propugnamo un atteggiamento di sdegnoso rifiuto della società contemporanea, corrotta e materialista, ritirandosi negli studi e nella meditazione in attesa della fine del Kali Yuga, termine preso dalla tradizione indiana, che indica un periodo di crisi dei valori tradizionali: appunto quello in cui il mondo si troverebbe a vivere nell'età contemporanea. È questa la teoria della non politica o apolitica.
Nichilismo attivo
Il nichilismo non deve intendersi come la negazione della Fede. il nichilismo in Nietzsche non è il rifiuto di Dio.
Quindi deve crollare l'attuale vecchia concezione per crearne una nuova. Quindi una morte del vecchio intendere per poi risorgere senza più sovrastrutture ideologiche vecchie di secoli.
Essere nel mondo ma non del mondo. Lʼindividuo differenziato, è lʼannientamento nichilista del lʼuomo precedente per ricrearsi nel nuovo, con una operazione di spiritualizzazione, di ascesi, di elevazione che la persona compie.
Compito del Centro Studi deve essere la creazione dellʼuomo differenziato, deve vivere questa transizione portando altri uomini a risvegliare i propri cuori, per andare verso una nuova società, verso un nuovo mondo. Non ponendosi però come qualcuno che fa una battaglia, ma ponendosi come qualcuno che già vive sopra tutto questo, è un traghettatore direbbe Evola, è colui che ha come compito di tracciare il percorso per entrare nella nuova Era.
Al centro del Centro Studi vi deve essere lʼUomo, l'uomo che non sia solo
razionalità, ma anche irrazionalità. Infatti irrazionale è la fantasia, l'immaginazione, l'ideazione, il desiderio, il sogno. Da un "primo inizio" a un "altro inizio", come lo chiama Heidegger, per giungere al quale occorre attraversare l'intero pensiero occidentale.
Il Kaos attuale non deve essere inteso come disordine ma come unità primordiale divina contrapposto al Logos attuale. Nel mondo orientale non esiste dualità tipica del pensiero occidentale. La metafisica del Kaos non è diabolica, di distruzione, ma è il manifestarsi di questa nuova creazione. Un Logos caotico per dirla con Dugin, che permette di ricreare la sua forza creatrice e quindi la rigenera.
Questo deve essere lo scopo ed il messaggio del Centro Studi per le nuove generazioni.
Di Francesco Torriglia