DIMENSIONE ESOTERICA NELLE CANZONI DI LUCIO BATTISTI 1

DIMENSIONE ESOTERICA NELLE CANZONI DI LUCIO BATTISTI 1

Ogni canzone contiene un significato segreto, magico, esoterico.. che dir si voglia.Nel corso dei

secoli si sono attuate diverse strategie per mantener segreto un messaggio includendolo in simboli

o musica.Basti pensare al "Flauto Magico" di Mozart, in cui lo stesso rivela segreti

Massonici.Motivo per il quale verrà assassinato da lì a poco.Nella "Luce dell'Est" ricordo che a

scrivere era Mogol.Mentre Battisti conosceva il segreto aureo della musica, Mogol era a

conoscenza di segreti sacri.Nella canzone in questione, per me fra le più belle mai composte..

apice assoluto del Genio Alchemico che intercorreva fra Battisti e Mogol che facevano danzare la

Poesia dell'uno attorno alla Musica dell'altro, in una Sacra Unione.Scendendo più nel dettaglio, la

canzone inizia con "La nebbia che respiro ormai, Si dirada perché davanti a me Un sole quasi

bianco sale ad est La luce si diffonde ed io Questo odore di funghi faccio mio Seguendo il mio

ricordo verso est" . In questo passo che è posto, non a caso, all'inizio della canzone, narra l'inizio

di un viaggio mentale e spirituale.La nebbia che respira sono i fumi dell'erba che alterano la

percezione.Erba che, fra l'altro, viene citata anche nella famosissima "Canzone del Sole" in cui si

parla di "un fiore in bocca che rende tutto più meraviglioso".In seguito, si fa riferimento ad un

"odore di funghi", richiesto anche questo all'uso di sostanze psicoattive che permettono

l'espansione della percezione nonché la capacità di vedere "oltre la soglia".Dunque abbiamo nelle

prime strofe le "Istruzioni" per l'inizio di un viaggio esoterico-spirituale.La luce rivolta verso Est,

contestuale all'odore dei funghi, è il rivolgere, simbolicamente, il proprio cuore a Dio.Continuando,

si legge, "Piccoli stivali e sopra lei

Una corsa in mezzo al fango e ancora lei Poi le sue labbra rosa e infine noi "Scusa se non parlo

ancora slavo"

Mentre lei, che non capiva, disse "Bravo" E rotolammo fra sospiri e "Da".Da questo in poi, viene

descritto il "viaggio" spirituale, extracorporeo, in tutta la sua carica emotiva.L'incomprensione fra

due che si evidenziano come se i due parlassero lingue differenti si riferisce ad una comunicazione

non verbale che avviene negli stati Spirituali elevati.Tipica di queste esperienze.In seguito, è lui

stesso a comprende la "follia" di bere un "brodo caldo in un'osteria", ma subito dopo canta: "Ma un

ramo calpestato ed ecco che

Ritorno col pensiero

E ascolto te

Il passo tuo

Il tuo respiro dietro me

A te che sei il mio presente

A te, la mia mente "

Il ramo calpestato è un elemento di disturbo che lo riporta bruscamente alla ruvida realtà.Nel dire

"Ritorno col respiro" si riferisce a quando noi ritorniamo "consapevoli" di respirare, quindi nel

presente.Tuttavia, nonostante l'imprevisto, sottolineato anche dal brusca variazione di accordi nella

melodia, lui "trasporta" ciò che aveva trovato di Sacro nell'esperienza Spirituale fino a sentirlo

"Dietro di se" chiamandolo infatti, il "Mio Presente" e ancora "A te, la mia mente".. la mente è la

parte "nemica" della cognizione che si armonizza col presente e del "suo respiro dietro di sé".

In seguito diventa ancora più esplicito in una Maestria degna di lode.

"E come uccelli leggeri

Fuggon tutti i miei pensieri

Per lasciar solo posto al tuo viso

Che come un sole rosso acceso

Arde per me"

Gli uccelli leggeri a cui fa riferimento, esotericamente, rappresentano la mano Angelica per conto

della quale agisce Dio.Il loro volo, purifica e cambia la realtà.

"Le foglie ancor bagnate

Lascian fredda la mia mano e più in là

Un canto di fagiano sale ad est

Qualcuno grida il nome mio

Smarrirmi in questo bosco volli io

Per leggere in silenzio un libro scritto ad est"

Anche qui, si ritorna al riferimento di "foglie" ed erbe, catalizzatori Spirituali.Il canto di Fagiano che

ne segue, è secondo la simbologia esoterica, segno di Armonia con il cosmo e il Creato.Nel

passaggio in cui dice "Smarrirmi Din questo bosco volli io" sembra citare Dante che, allo stesso

modo, si smarrì in una selva oscura.Il bosco a cui si fa riferimento, è un puramente uno stato

mentale.Il "libro scritto ad Est che si isola per leggere in Silenzio" rappresenta il libro scritto da Dio,

dunque la bibbia, che per rispetto Sacro si legge in rispettoso Silenzio.Quasi non fossimo degni di

pronunciarne le parole.. forse perchè incapaci di comprenderne le sfumature.

Nella strofa successiva abbiamo:

"Le mani rosse un poco ruvide

La mia bocca nell'abbraccio cercano

Il seno bianco e morbido tra noi

"Dimmi perché ridi, amore mio

Proprio così buffo sono io?"

La sua risposta dolce non seppi mai"

C'' un ritorno all'emotività profonda, chiedendosi se risultasse buffo.Ma, segue, la sua risposta

"Dolce" non seppi mai.La risposta, dunque, intrinsecamente è in quel "Dolce" che rappresenta uno

stato emotivo che non può esser trasmesso verbalmente.Non udì mai la risposta, ma sapeva che

era Dolce.. talmente dolce da non poter esser espressa in parole.

Nell'ultima strofa troviamo:

"L'auto che partiva e dietro lei

Ferma sulla strada lontano ormai

Lei che rincorreva inutilmente noi

Un colpo di fucile ed ecco che

Ritorno col pensiero

E ascolto te

Il passo tuo

Il tuo respiro dietro me

A te che sei il mio presente

A te, la mia mente

E come uccelli leggeri

Fuggon tutti i miei pensieri

Per lasciar solo posto al tuo viso

Che come un sole rosso acceso

Arde per me"

L'auto che parte, dunque nell'immaginazione accelera sempre più veloce allontanassi da Lei, è il

brusca e fastidiosa fine di un'esperienza extrasensoriale, Spirituale.Infatti prosegue con "Un colpo

di fucile (l'elemento di disturbo), Ritorno col Pensiero (ritorno alla percezione normale della realtà)

e Ascolto te (ritorna ad udire i suoni" ma qui interviene, ancora, un cambio melodico profondo che

coincide con "Il passo tuo, il tuo respiro dietro me, A te che sei il mio presente, A TE LA MIA

MENTE" .. in questa fase sembrerebbe ritrovare, riscoprire, riappropriarsi di quella bellezza

intravista in una fase Spiritualmente elevata, nella realtà attorno a lui.I versi relativi al "presente" e

il prodotto della sua "mente" che percepiscono il "respiro", rappresentano la fusione di questa

realtà con un'altra più elevata.Ripetendo, la sequenza usata è il "respiro" (L'elemento sublime

percepito al di là di questa piano della realtà), seguito dall'attimo presente (il ritorno alla realtà) che

si sincronizza con la "mente" che, se dominata, genera e rende possible l'impossibile.Ed infatti

ripete che "Come uccelli leggeri, fuggono tutti i pensieri".I pensieri sono in linea più generale, tutto

ciò che non vorremmo nella nostra vita, frutto di infelicità.Tutto ciò che resta, è un rose rosso che,

però, facendo attenzione specifica che viene "acceso" e che infine, "arde per me".. lui da vita ad

una Luce che si alimenta con lui.In sincronia.

RIPORTATO DA FRANCESCO TORRIGLIA

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