IO: AFASCISTA ED ERETICO:
IO: AFASCISTA ED ERETICO:
Caro Amico noi siamo nati ribelli e moriremo ribelli.
Siamo ribelli, anime antiche con sangue rigenerato , usciti dagli equivoci
che taluni ci hanno spinto per corrompere il nostro sangue e falsare le
nostre idee.
E non parlo dei barbari transumani, oggi tutti scienziati ed esperti, non
parlo dei giudei a capo dei principali mass media e delle banche. Parlo di
altri che non capirono il messaggio "magico" che fu offerto al Duce per
indicargli la via della Tradizione, un antico fascio littorio d'epoca romana
che era stato fatto ritrovare dal Fato per Lui, per indicare che gli Dei erano
tornati ed erano pronti ad riaccendere il Fuoco delle Vestale e rifare di
Roma quel simbolo Sacro per cui era stata creata prisca, prima della
repubblica e dell'Impero, quando ancora gli Dei erano Numi.
Ma lui non capì, si scelse un consigliere gesuita e fece i Patti Lateranensi.
Così la perfidia trionfò e sappiamo tutti come andò a finire.
Di questo dobbiamo prendere atto, senza nostalgie senza ragioni di essere
fascisti, se non per i treni che arrivavano in orario. Forse la Meloni vi
riuscirà, e riuscirà anche e distruggere la burocrazia che soffoca l'Italietta
borghese e benpensante. Ci riuscirà visto la stupidità della opposizione.
Ma a Noi non frega nulla...altro è quello che cerchiamo, e che forse pure
Giorgia credeva da giovane: una metapolitica che guidi la politica dei
mercanti d'oggi.
Le strutture della Babele europea sta implodendo, perché non costruita sul
modello delle cattedrali gotiche, sull'Onore ma sull'interesse, sull'usura di
stampo giudaico. Dobbiamo solo aspettare per la quarta via, sperando che
chi sarà prescelto per l'Opera non fraintenda pure lui.
"Le catene che imprigionano l'ultimo uomo sono invisibili, ma sono le più
rigide, le più oscure, ormai hanno legato e sottomesso l'uomo ad una
gigantesca chimera, più egli crede di acquisire la "libertà", più invece si
incatena, più si crede "libero", più è aggiogato. L'ultimo sembiante umano
non si rende nemmeno più conto che la sua concezione iperconsumistica
della felicità dipende dal mercato. ... la definizione della felicità viene
continuamente modificata in relazione a ciò che deve essere posseduto di
volta in volta per essere "felici", ora quel prodotto, poi la sua nuova
versione, e così via. Tutto ciò determina un'inquietudine crescente,
l'incertezza e l'insicurezza serpeggiano ovunque, e la sensazione che ci
possa essere un collasso imminente della situazione domina molti uomini."
Mussolini ebbe a dire che la gente lo amava perché i treni arrivavano in
orario e i cani non pisciavano nelle aiuole ed di questi era disgustato. Gli
italiani non avevano capito nulla. O forse il Regime di discendenza
perbenista e borghese non capì nulla o non volle capire il messaggio
trascendente che implicava, Solo alcuni lo capirono e la loro morte fu la
conseguenza di una scelta di vita, di una visione del Mondo. Il post
fascismo o fascismo residuale dette prova nella stragrande maggioranza de
casi di non aver capito che il Fascismo era morto nel 1945 disperdendosi
così in battaglie tipo ragazzi della via Pall e divenendo inconsapevoli
strumenti dei Servizi anglo inglesi e sionisti.
Qui noi non vogliamo rinnegare nulla, ciò che è stato fatto doveva essere
fatto, ma è totalmente mancato lo spirito critico, l'analisi a chi conveniva
quelle azioni.
Alcuni eretici si salvarono e sono stati esempi per giovani che erano in
grado di ragionare: come Berto Ricci, Beppe Nicolai, Lello Graziani, altri
come Stefano delle Chiaie, Gianfranco Fini erano in servizio permanente
effettivo dei Servizi italiani e stranieri. E i ragazzi che li seguirono in
buona fede (alcuni) vittime del loro ego,
Oggi siamo giunti al punto di non ritorno.Viviamo nella post modernità.
All'Uomo Integrale di Evola si è sostituito il Soggetto Radicale di Dugin
di cui è il discendente e la conseguenza spirituale.,
Abbiamo detto svariate volte, ma è bene ripeterlo per i distratti e/o i
furbetti ideologici che noi non siamo di Destra.Quanto poi riguardo alla
destra sociale, questa è una contraddizione in termini: o si è di destra si è
sociale. Vediamo come un partito di Destra come Fratelli d'Italia, per
compiacere alle logge di potere rinneghi quel poco di buono che avrebbe
potuto giustificare una sua presenza sulla scena politica dimostrandosi
antitesi ad una Sinistra complice e braccio armato dei banchieri e di
Bigfarma. Tanto è vero che Fratelli d'Italia è inclusa da tempo
nell'associazione Aspen, creatura del mostro Soros il cui fine è distruggere
cultura e le identità nazionali.Qui le cose sono due o la Meloni ignora cosa
sia Aspen ( ma la reputiamo sufficientemente intelligente per saperlo, o è
in malafede è tradisce gli elettori che l'hanno votata.
Qui non si tratta di Fascismo o Antifascismo; noi abbiamo già superato da
decenni questo dualismo idiota fatto per gli idioti a beneficio dei burattinai
del Mondialismo, si tratta di onestà intellettuale e politica: dire di volere
trasformare il Sistema andando a braccetto con Aspen e i membri di Davos
e altre strutture delinquenziali significa essere complici dei criminali che
vogliono distruggere il genere umano per sostituirlo con il trans
umanesimo.E qui non vi altro da aggiungere.
Quello che Evola chiamava l'uomo differenziato, destinato a "Cavalcare
la tigre" per orientarsi in un'epoca di dissoluzione, è oggi per Dugin "il
Soggetto Radicale". Quando Nietzsche scrisse che Dio è morto, constatò
che tutto era finito, dopo di lui il filosofo ebreo postmoderno Bernard-
Henri Lévi dichiarò allegramente che anche l'uomo era morto, tra gli
applausi generali. Infatti viviamo in un mondo di zombi: dal feto del
nascituro al vecchio che non piò più produrre ne'essere consumatore.
quelli che ancora non sono morti sono sulla buona via per esserlo,
transumani con le loro mascherine che ciarlano di malattie con negli occhi
il terrore della morte, incoscienti di essere già morti. Il postmoderno è
immortale, ma solo perché non può più morire. Non può essere ucciso o
ferito, perché è stato già ferito ed ucciso. Non può morire perché è già
morto... è il prodotto del nichilismo.
Nel Medioevo la morte era anche il riconoscimento di un inevitabile
destino, una ciclicità della vita paragonabile alle stagioni. Per questo essa
andava "vissuta" in prima persona dal morente, nel proprio letto, e in
seconda persona da tutti quelli che gli erano vicini, donne, uomini,
bambini, anziani. Tutti partecipavano a questo evento visto nella sua
naturalezza e vissuto con semplicità, ordine e calma, senza eccessiva
emozione e drammaticità. In riferimento alla nuova visione cristiana nella
morte l'uomo medievale vedeva la fine del corpo, ma anche il preludio al
giudizio divino dell'anima del defunto. Per questo era indispensabile
morire "in pace con Dio". Ma quando Dio non c'è più. perché è morto,
ecco lo scatenarsi della paura, non solo in punto di morte, ma nella vita
quotidiana, ed allora ecco le manifestazioni nichiliste dei giorni nostri.
Ed allora la ricerca del piacere di massa ( che come tutte le cose di massa e
popolari) perdono il loro intrinseco valore e scopo. Essere alla moda vuol
dire oggi essere fluidi, liquidi, trasumani, buonisti, incapaci di esprimere
un proprio libero pensiero che non sia quello dettato da pseudo esperti in
televisione.
Schiavi incatenati alle catene del politicamente corretto ( diremo noi del
politicamente corrotto) che come gli uomini della caverna di Platone, non
vogliono uscirne per vedere la realtà, per paura che il loro sogno, o incubo,
si frantumi. In tutti i casi il comune denominatore è sempre la paura.
Passati sono i tempi che uomini e politici agivano vincendo la paura e
operavano per l'Onore e la Fedeltà ai Principii.
La via è altra: la quarta via. Una guerra per l'Uomo e la Civiltà.
Francesco Torriglia