LETTERA APERTA AL BATTAGLIONE AZOV ED AGLI ODIERNI SOSTENITORI DELL’UCRAINA
LETTERA APERTA AL BATTAGLIONE AZOV ED AGLI ODIERNI SOSTENITORI DELL’UCRAINA
Sarebbe ora di riscrivere una storia mai scritta se non nei documenti secretati dai vincitori alla storia ufficiale e ritrasmessi da alcuni cinegiornali tedeschi e riproposti anni fa dall'emittente di sinistra franco/tedesca Arte.
Quale sarebbe stato il destino dell'Europa in caso di vittoria dell'Asse? Un enorme campo di concentramento o altro? Questa vuole essere anche la risposta a chi in Ucraina si definisce neo nazi ( termine coniato dal sionismo) e da un fascismo residuale la cui maggiore manifestazione culturale è un pellegrinaggio a Predappio.
Già prima della guerra o giusto nei primi anni di questa, l'ufficio delle SS studio un piano in proposito da attuare dopo una pace con le potenze anglosassoni, con la creazione di una Europa unita. Non certo una Europa in mano ai banchieri sionisti ed ai burocrati di Bruxelles ma una confederazione di nazioni, basata sui principi della cooperazione volontaria, della libertà delle nazioni un socialismo adattato alle specifico nazionali.
Il programma europeo doveva non solo segnare un cambiamento d'orientamento nella politica estera dello Stato tedesco, adottando una linea decisamente antimperialista, ma anche facilitando il dialogo tra Berlino e le potenze occidentali.
La "Carta Europea" proposto dall'ufficio pianificazione delle SS, proponeva per l'Europa venire ( parliamo del 1944) l'ideale di uguaglianza di un nuovo passaporto europeo (Europass) da utilizzare parallelamente ai documenti usuali garantendo il progressivo godimento di diritti allargati.
Il documento fu elaborato dalle SS in collaborazione al Ministero dell'Interno con l'accordo di 42 autorità superiori del Reich. Si rifiutava la politica imperialista e coercitiva dello Stato tedesco verso gli altri popoli minori e rifiutava l'idea americana di una equivalenza monocroma ed indifferenziata
ti tutti i popoli, mantenendo al contrario le specifiche di ogni nazionalità. Si proponeva una Comunità di Popoli ognuno con le proprie differenze.
Si abbandonava così l'idea di un Fuhrerprinzp totalitario e della pretesa tedesca ad una dominazione assoluta del continente europeo, fino all'ideale sublime di una "Confederazione Europea", nella quale ogni popolo sarebbe stato libero di darsi l'ordinamento politico che preferiva e avrebbe potuto costruire in tutta libertà il proprio destino politico.
Dunque non una forma razzista di superiorità ma un piano di pace per l'Europa che comprendeva un socialismo differenziato a seconda dei popoli7etnie, una cooperazione economica, la libertà di tutti i popoli/etnie, la protezione dei piccoli popoli, la libertà interna per tutti i popoli, la libertà di lavoro. Il documento concludeva: " La Germania conduce questa guerra per raggiungere un obiettivo positivo: costruire la Confederazione Europea, la comunità associativa e socialista dei popoli d'Europa".
La Carta cita le sei libertà fondamentali:
- La libertà dei popoli di fronte ad ogni violenza perpetuata dalle superpotenze del mondo.
- La libertà dei popoli a costruirsi da soli il proprio ordine interno.
- La libertà dei popoli di difendersi contro tutte le oppressioni straniere e/o il trapianto delle popolazioni autoctone.
- La libertà della personalità contro tutte le violenze alla sua sfera di autonomia.
- La libertà delle culture popolari nei confronti di tutte le forme di coercizione e massificazione.
- La libertà religiosa contro ogni imposizione di assenza del senso del divini ed ogni manipolazione politica.
Si contemplavano altri diritti come il diritto/dovere al lavoro per tutti gli uomini, il diritto di esercitare la propria professione secondo le capacità do ognuno,il diritto alla partecipazione di tutti alla vita politica, il diritto di essere proprietari,il diritto al tempo libero, il diritto a ricevere protezione in caso di situazione di miseria.
Himmler stesso aveva iniziato a collaborare con gli autori di questo piano post bellico. La rinuncia a tutte le pretese di egemonia tedesca di là delle frontiere naturali era in realtà un cambiamento del programma del partito, con la creazione degli Stati Uniti d'Europasu una base di uguaglianza di tutti i popoli compresi in questo insieme. Subordinazione di tutti i punti di vista nazionalisti a questo obiettivo comune: l'Europa Nazione.
Queste idee presero forma da prima della guerra e già allora Otto Ohlendorf ( capo della sicurezza interna) che Himmler aveva soprannominato " il guardiano del Graal"aveva suggerito delle iniziative in campo legislativo: protezione delle minoranze religiose, controllo giuridico sugli internamenti nei campi di concentramento, statuto di minoranza per gli ebraiche sarebbero diventati soggetti al diritto delle genti. Gioverà ricordare che Goebbels, Ministro della Propaganda , aveva emanato il 15 febbraio 1943 una direttiva che VIETAVA ogni forma di discriminazione nei confronti dei popoli europei ed in particolare dei popoli slavi.
E per terminare vogliamo ricordare quanto scrisse il generale Vlassov ad Hitler: " Questa guerra è contro i russi o contro i bolscevichi?" Troppo tardi Hitler diede il consenso a formare un esercito russo di liberazione.
Tutto questo bisognerebbe far capire al battaglione Azov e a quanti in Italia ed all'Estero scrivono la storia secondo la loro ideologia e non seguendo le verità scritte.
Francesco Torriglia